Giornata della memoria
- Claudio Orlandi
- 27 gen 2024
- Tempo di lettura: 1 min
27 gennaio 2024 – Giornata della memoria, interrompere il cerchio di morte
Il pensiero non può vivere in un ambiente chiuso, perderebbe quasi tutta la sua forza se fosse costretto entro determinati compartimenti stagni. Così il pensiero si muove e non accetta restrizioni. Oggi ricorre per convenzione la Giornata della memoria, riferita alla Shoah, all’uccisione di milioni di persone, secondo un piano ben definito. È una giornata importante per ricordare sempre e trasmettere alle nuove generazioni ciò che è stato e che non deve mai più ripetersi. Ma il pensiero, nell’esercizio della sua libertà non può evitare di recarsi a quello che sta accadendo in questo tempo in Palestina. Per una raggiro della storia, un popolo sta subendo un massacro (proprio ieri la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite ha riferito che l’utilizzo del termine genocidio non è improprio) proprio ai danni degli eredi di chi ha vissuto il tragico evento di cui ricorre la memoria. Come se un seme di inaudita violenza e morte sia stato seminato in una terra spirituale che oggi sta purtroppo dando i suoi frutti avvelenati, e che si teme a loro volta daranno altri semi.
L’arte della memoria, l’esercizio del perdono, la volontà di spezzare il cerchio di morte; a questi compiti siamo chiamati, per arrestare al più presto il nuovo massacro ed evitarne di futuri, nel rispetto assoluto e sacro delle vittime di ieri e di oggi.
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