Il busto di Jim
- Claudio Orlandi
- 22 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Per i doorsiani cresciuti nel culto di Jim Morrison e alla ricerca delle Porte della percezione, il cimitero parigino di Père-Lachaise, ha sempre rappresentato un luogo sacro.
Tra i sepolcri di Balzac, Oscar Wilde, Delacroix, Modigliani, Chopin e tanti altri, vi trova infatti dimora anche la tomba di James Douglas Morrison, scomparso a Parigi, in circostanze poco chiare, la notte del 3 luglio 1971.
Il luogo della sepoltura, divenuto in breve meta di pellegrinaggio dei fan, era reso ancor più affascinante e suggestivo da un busto posto sopra la tomba.
L'opera in marmo dello scultore croato Mladen Mikulin era stata posta sulla tomba nel 1981, in occasione del decimo anniversario della morte di Morrison. È rimasta lì sette anni, prima che venisse trafugata, facendo sparire le proprie tracce. Nonostante pesasse 128 chilogrammi, scomparve in circostanze misteriose e l'identità dei colpevoli mai scoperta. Non nascondo che ho sempre un po' sofferto per questa mancanza, perché quella scultura rappresentava anche un po' l'anima di Morrison.
In rete è reperibile un video che mostra Robby Krieger e Ray Manzarek (rispettivamente chitarrista e tastierista dei Doors), fare visita alla tomba nel dicembre 2003.
Ma pochi giorni fa la polizia giudiziaria della prefettura di Parigi ha fatto sapere di aver ritrovato il famigerato busto.
A quanto pare sarebbe stato ritrovato per caso durante una ricerca legata a un caso di frode, ha riferito all'agenzia di stampa francese Agence France-Presse (AFP) una fonte vicina alle indagini.
La scultura sarebbe nelle stesse condizioni in cui era al tempo del furto: ricoperta di scritte e con naso e bocca mancanti.

Oggi sulla tomba c’è una lapide che era stata installata dalla famiglia tre anni dopo il furto e su cui c’è scritto in greco antico “Κατά τον Δαίμονα εαυτού”, che può essere tradotta in "fedele al proprio spirito" o anche "Secondo il proprio demone".
Lunga vita a Jim
Poeta americano

コメント